Era dato tra i favoriti per diventare nuovo Papa ma così non è stato: Pietro Parolin ha parlato del conclave e anche dell’elezione di Leone XIV.
Nuovi retroscena sul Conclave dopo quello relativo allo stato d’animo di Prevost prima di essere eletto nuovo Papa. A parlare, adesso, è stato Pietro Parolin, dato tra i favoriti prima delle riunioni nella Cappella Sistina dei vari cardinali. Il Segretario di Stato della Santa Sede, come riportato da Il Messaggero, ha parlato a margine di un incontro alla pontificia università Gregoriana.

Parolin e il commento su Papa Leone XIV
Come riportato da Il Messaggero, Pietro Parolin ha prima di tutto voluto dare un proprio commento su quello che potrà essere l’operato di Papa Leone XIV nel suo Pontificato. In questo senso, Il Segretario di Stato della Santa Sede ha spiegato: “Mi pare che già i primi commenti e le reazioni sono molto positivi, lui si è presentato in una maniera molto serena, è un uomo di pace che vuole la pace e che costruirà la pace proprio attraverso questi ponti che ha richiamato fin dalle prime parole”.
La verità sui voti al Conclave e il “dubbio”
Incalzato dai giornalisti, Parolin ha risposto anche ad alcune domande in merito alla sua mancata elezione al soglio pontificio, soprattutto in relazione al fatto che fosse tra i favoriti con tanto di potenziali 40-50 voti già assicurati. Il cardinale ha chiosato dando la sua verità: “Scampato pericolo? Lascio fare al Signore“.
Successivamente, lo stesso Segretario della Santa Sede ha esposto anche alcuni dubbi. In questo senso, quello maggiore riguarda la possibile visita di Leone XIV a Kiev, auspicata dal presidente Zelensky: “No, questo è prematuro, c’è stato l’invito del presidente Zelensky e adesso il Papa valuterà che cosa fare, però come faccio a dire sì o no? Credo che neanche lui a questo punto, dica sì o no”, ha concluso il cardinale.